venerdì 6 agosto 2010




Corriere della Sera 6.8.10

A sinistra Grillo con il direttore di Micromega: a me basta che non ci sia più Berlusconi
«No al voto». Flores spiazza Vendola e Di Pietro
di Alessandra Arachi

«Serve un governo di salute pubblica». La replica comune: un miraggio Nella situazione attuale le elezioni sarebbero democratiche? Credo di no Filosofo

ROMA - E adesso? Facciamo un governo di salute pubblica? Paolo Flores d' Arcais ne è convinto. E lancia una provocazione lunga una pagina dalle colonne del Fatto quotidiano. Una provocazione mirata e nominale: ad Antonio di Pietro e a Nichi Vendola. Hanno già chiesto elezioni subito e a gran voce i due leader del centro sinistra. Ma siccome le vogliono democratiche non possono prescindere - secondo Paolo Flores d' Arcais - dal volere anche una nuova legge elettorale ed un nuovo sistema d' informazione, prima. Per forza. E dunque? Flores D' Arcais propone quel governo che, sintetizzando, si può chiamare di salute pubblica. Vendola e Di Pietro lo guardano come un miraggio lontano. Meglio: «Sarei il primo a brindare se in Parlamento ci fossero le condizioni per arrivare a nuove elezioni approvando le riforme chieste da Flores d' arcais», dice Nichi Vendola. Antonio Di Pietro rilancia: «È fantastico quello che dice Flores. Come non condividere queste proposte? Ma io sto con i piedi per terra. E dico: mi piacerebbe andare sulla luna. Se mi date uno shuttle..». Ma il direttore di Micromega non guarda mica la luna. Non parla di sogni. Paolo Flores d' Arcais dipana il suo ragionamento politico con la ragione che gronda riga dopo riga nella sua pagina pubblicata ieri sul quotidiano diretto da Antonio Padellaro. Propone un governo tecnico. Di tecnici. Fuori Berlusconi. E al via una maggioranza finora inedita che possa mettere mano alle regole della democrazia. Vendola e Di Pietro ne sono allettati, certo. Ma nessuno dei due riesce a crederlo possibile, nella realtà. Vendola mette anche le mani avanti: «La verità è che io in Parlamento nemmeno ci sto. E l' ipotesi che in Parlamento possa nascere una maggioranza sui due temi proposti da Flores d' arcais è un ipotesi scolastica, non la vedo reale. Quando parliamo di governo tecnico, poi, io ho paura. Vengono fuori pasticci». Anche il Pd ha parlato a lungo di creare un governo di transizione, in questa fase. Di un governo tecnico. «Ma il governo tecnico di cui parla il Pd, o di cui ha parlato anche Pier Ferdinando Casini, è ben diverso da quello che propone Flores d' Arcais», sentenzia Di Pietro. Poi ci pensa su e aggiunge: «Io sto con i piedi per terra e invito tutti a scendere giù dal pero. Dove trova Bersani i deputati che gli mancano per arrivare alla maggioranza di 316?». La risposta gli arriva a distanza, dal suo amico Beppe Grillo. Il comico leader del Movimento cinque stelle lo ha già invocato un governo tecnico: «Lo può guidare chi vuole, questo governo qui. A me va bene anche Toto u' curtu. Basta che non sia Berlusconi e che porti a casa la legge elettorale e la riforma del sistema di informazione, ovvero quello che noi chiediamo dal v-day del 2008». C' è un' altra proposta che Flores d' Arcais ha lanciato ieri dalle colonne del Fatto: una grande manifestazione a settembre contro Berlusconi. Di Pietro accetta e ringrazia. Vendola rilancia con grande entusiasmo: «Non una semplice manifestazione, ma dobbiamo fare una grandissima mobilitazione democratica che sappia parlare anche al popolo del centro destra deluso. Al popolo delle partite Iva bistrattato da Tremonti, ai lavoratori di polizia, all' Italia del Nord logorata dal leghismo». Beppe Grillo, invece, scoppia in una grande risata: «Manifestazione? Ma se noi abbiamo già organizzato la nostra Woodstock a Cesena il prossimo 25 e 26 settembre. Abbiamo avuto talmente tante adesioni che abbiamo dovuto raddoppiare la data. E talmente tanti gruppi rock pronti a suonare per la nostra ventiquattr' ore di musica non-stop che abbiamo dovuto rifiutare le partecipazioni».